Infedeltà coniugale: indagini e raccolta prove
Le prove raccolte durante le indagini per infedeltà coniugale sono giuridicamente valide e possono essere presentate in tribunale per eventuali richieste di separazione o divorzio. L’agenzia investigativa Romapol di Roma vanta oltre quaranta anni di esperienza e, grazie alla dotazione di uno staff qualificato e di sofisticati strumenti tecnologici, è in grado di seguire i casi dei clienti in qualsiasi città italiana.
Tutte le nostre indagini saranno corredate da un rapporto informativo scritto e da prove cine/fotografiche giudizialmente valide.
Come scoprire un tradimento
I segnali che possono essere letti come spia di una possibile crisi matrimoniale sono: calo del desiderio sessuale, assenze da casa ripetute e ingiustificate e aumento del livello di litigiosità e del numero di incongruenze sugli spostamenti e le attività svolte nel corso della giornata. Nel caso si sospetti un'infedeltà coniugale rivolgersi a uno specialista perché effettui investigazioni permette di tutelarsi mediante la raccolta di prove fotografiche, estremamente utili in sede giudiziaria. In questo campo, le indagini fai da te sono molto controproducenti, in quanto mettono in allarme il fedifrago consentendogli di coprire meglio la propria relazione extraconiugale.
Pedinamenti, fotografie e video
Gli investigatori dell’agenzia Romapol effettuano scrupolose indagini per scoprire l'infedeltà coniugale del partner anche attraverso pedinamenti. Tutti gli accertamenti vengono espletati in ottemperanza alla attuale normativa sulla privacy. Proprio questa attenzione alla legge consente il successivo utilizzo delle prove in tribunale.
Accertamenti per revisione assegni di mantenimento
L’assegno di mantenimento trova il suo fondamento nell’articolo 143 del codice civile, ossia nel dovere di assistenza morale e materiale a carico dei coniugi, tale provvedimento emesso dal giudice il quale obbliga il coniuge separato al mantenimento economico dell’ex coniuge e degli eventuali figli.
La revisione dell’assegno di mantenimento può essere richiesta dal coniuge creditore, magari perché sospetta che l’ex coniuge svolga un’attività lavorativa in nero o più in generale che abbia un tenore di vita distante da quello dichiarato davanti al giudice.
Anche una recente sentenza della cassazione nr. 6855 del 03 aprile 2015 introduce la possibilità dell’annullamento totale dell’assegno di mantenimento, qualora si dimostri che l’ex coniuge ha dato vita ad una nuova relazione stabile ed in virtù dell’apporto economico del nuovo partner. Tale consolidata relazione dovrà ovviamente essere provata attraverso indagini svolte da un’agenzia investigativa autorizzata in questo settore.
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